Obiettivo: infortuni 0
Il personale delle forze armate è esposto quotidianamente ad eventi molto stressanti, come sessioni di addestramento intensive durante giornate lunghe e faticose. Le lesioni più tipiche che un soldato può riportare sono strappi da sovraccarico, distorsioni e fratture agli arti inferiori. Più della metà di questi infortuni sono legati all’esercizio fisico e allo sport, in particolare alla corsa e alla marcia. Anche le lesioni alla schiena e alle spalle possono derivare dal sollevamento e dal trasporto di oggetti pesanti.
Stando a quanto riportato nel Rapporto dell’Esercito, nell’anno 2021, l’Esercito Italiano contava 92.986 militari, un numero in calo di 2.525 unità rispetto al 2020, in coerenza con l’obiettivo della legge n. 244/2012, orientata a un generale ridimensionamento dello Strumento militare nazionale che prevede, per l’Esercito, entro il 2024, una riduzione del personale militare effettivo a 89.400 unità. In quest’ottica, risulta dunque evidente che l’obiettivo principale deve essere quello di ridurre al minimo il numero degli infortuni, per continuare a garantire una presenza sufficiente malgrado la riduzione delle unità.